Il caso diplomatico scoppia il 30 aprile quando a pagina 16 de Il Giornale, quotidinano edito da Paolo Berlusconi e diretto da Mario Giordano, viene pubblicato l'articolo dal titolo “Lambertow premiato dai giapponesi” dove si riporta la notizia dell'onorificenza “Gran cordone dell'Ordine del Sol Levante” al senatore Dini da parte del Giappone. Nel quotidiano si legge che “Lambertow fa incetta di consensi tra i musi gialli giapponesi”.
L'espressione razzista, come e' comprensibile, e' stata poco gradita dall'ambasciata giapponese in Italia, che ha scritto una lettera di protesta direttamente al direttore del quotidiano. Sempre estremamente cortese Shinsuke Shimizu, attuale Ministro e Vice Capo Missione in Italia, ha scritto: “riteniamo che l'espressione utilizzata per identificarci, ossia musi gialli, abbia una connotazione dispregiativa e molto negativa. Segnaliamo che l'espressione non sarebbe neppure necessaria nel contesto, quindi il suo utilizzo è totalmente gratuito”.
“Ben accetta l'attenzione prestata alla notizia del conferimento dell'onorificenza”, spiega con altrettanta cortesia il ministro, tuttavia “tale espressione così grossolana non ci sembra consona ne' all'altezza di un giornale come il Vostro, a tiratura nazionale e con una sua tradizione nel giornalismo italiano”.
Quindi un'uscita, quella del giornale, che e' sicuramente “dispregiativa”, “negativa”, “gratuita”, e per giunta “grossolana”.
Chissa' cosa direbbe oggi Indro Montanelli di questa caduta di gusto nei confronti di tutti i giapponesi da parte del suo quotidiano. Lui che si fece mandare proprio in Giappone come corrispondente negli anni 1951-1952 per poter registrare con la sua penna da giornalista i cambiamenti culturali che stavano avvenendo nel dopo guerra in questo paese rifiutando ogni tipo cliche', pregiudizi e luoghi comuni che giravano ancora in Italia nei confronti dei giapponesi.
Pregiudizi e luoghi comuni che ritornano “grossolanamente” sulla scena italiana contemporanea.