firenze

hiroshiSembra un film ma e' la realta'. Anzi, come si dice in questi casi, la finzione che si fa realta'. La pellicola che si trasforma in carne ed ossa. La fame recitata che e' reale fame, il disagio che e' disagio. Nessun makeup per creare dal nulla un volto stanco. Nessuna comica, nessuna risata! In questa storia non esiste nessun Steven Spielberg ad urlare "3, 2, 1, CIAK" Questa e' semplicemente la realta'!

Il personaggio di fantasia Viktor Navorski (interpretato da Tom Hanks nel film "The Terminal") con il suo accento tipico dell'Est questa volta parla in giapponese e si chiama Hiroshi Nohara.  Circa tre mesi fa Hiroshi ha cominciato a vivere all'interno del Terminal 1 dell'aeroporto internazionale Benito Juarez di Citta del Messico proprio come un film: mangia quello che riesce, dorme dove puo' e si copre di quello che trova.

Per ragioni non chiare, o di cui lui non vuole parlare, e' partito per Citta' del Messico con un biglietto di andata e ritorno. Per ora, ovviamente, non ha alcuna intenzione di utilizzare il ritorno. Avendo un visto turistico valido ed il biglietto di ritorno in tasca ne' l'autorita' aeropurtuale ne' tantomeno la sua ambasciata possono in qualche modo costringerlo a lasciare l'aeroporto. Dal punto di vista legale e' semplicemente un pochino in anticipo per il volo di ritorno prenotato per i primi di Marzo!

Nessuno ha capito il perche' di questa decisione. Quale molla lo ha spinto a questa vita? Lui stesso un po' di tempo fa  ha dichiarato ad una stazione televisiva "Non riesco davvero a capire il motivo per cui sono qui. Non trovo un motivo valido per tutto questo."

Le prime settimane i passeggeri ne erano spaventati e protestavano con le compagnie aeree. Pero' poi la notizia ha fatto il giro del mondo e quindi Hiroshi e' diventato una simpatica celebrita'. Proprio come in un film ora i manager con la ventiquattrore in mano, le ragazze con il trolley ed i bambini con lo zainetto lo cercano in giro per poter avere una foto ricordo con lui.

Ha cominciato anche a fare un po' di pubblicita' (basta tenere in mano un bicchierino di caffe con il logo ben in vista) durante le innumerevoli interviste televisive.

"La mia vita - ha detto ridendo davanti ad un caffe - e' come The Terminal 2".

Un pazzo, un romantico, un visionario della settima arte o semplicemente un uomo dei nostri tempi che e' andato su una specie di "Isola dei Famosi? 

O perlomeno di quelli che lo vorrebbero essere, in futuro!