Panasonic ha reso noto che nell’anno fiscale 2012 trasferirà le funzioni di logistica e approvvigionamenti internazionali di materie prime da Osaka, dove si trova la sede, a Singapore. Per ridurre i costi Panasonic intende aumentare il rifornimento dei componenti all’estero, quindi il trasferimento del fulcro in Asia gli permetterà anche di trovare più facilmente fornitori in loco.
Nella filiale di Singapore, che sarà costituita ad aprile 2012, saranno decentrati circa 20 dipendenti, fra cui i responsabili che cureranno le operazioni internazionali di approvvigionamento e logistica.
Nell’anno fiscale 2011 il valore delle provviste di materie prime del costruttore nipponico raggiungerà i 4.200 miliardi di yen (ca. 40 miliardi di euro), di cui il 43% apparterrà ai fornitori di Cina e altri paesi asiatici (rispettivamente 26% e 17%), il 43% a quelli giapponesi e il 14% a quelli occidentali. Negli ultimi anni l’incidenza dei paesi asiatici è già stata incrementata progressivamente e nel 2012 sarà portata al 50%. Con questa strategia si mira ad assorbire l’aumento dei costi, previsto in 60 miliardi di yen (571 milioni di euro) per il 2012, dovuto al fortissimo yen e al brusco rincaro di terre rare, ferro e acciaio.