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Secondo il Governo nipponico, nel terzo trimestre del 2011 il PIL del Giappone è aumentato dell’1,5% reale (+6,0% annualizzato) e dell’1,4% nominale. E’ il primo segno positivo in quattro trimestri. Oltre all’aumento delle esportazioni dovuto alla ripresa della produzione dopo il grande disastro sismico, sono cresciuti anche i consumi privati. L’economia si è riportata al livello raggiunto prima del sisma, ma la ripresa potrebbe svigorirsi a causa del forte yen e del rallentamento congiunturale mondiale.

Il PIL reale annualizzato ha avuto un valore di 542 mila miliardi di yen, superiore a quello riferito all’ultimo trimestre del 2010 (ca. 540 mila miliardi).

L’apporto all’aumento del PIL reale da parte della domanda interna è stato dell’1,04%.

I consumi privati sono aumentati dell’1,0%, riflettendo la crescita degli acquisti di automobili e di servizi legati a svago e viaggi. Gli investimenti residenziali sono balzati del 5,0%.

Gli investimenti fissi hanno guadagnato l’1,1%, sospinti da quelli effettuati dai costruttori automobilistici e quelli per l’acquisto di gru edili per la ricostruzione. Gli investimenti pubblici sono invece diminuiti del 2,8%, rimbalzando dall’aumento precedente che inglobava la domanda eccezionale di case temporanee per i terremotati.

La domanda estera ha contribuito per lo 0,42% alla crescita del PIL. Le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 6,2% rispetto al trimestre precedente (trainate dal settore automobilistico), mentre le importazioni hanno guadagnato il 3,4%, in virtù della ripresa produttiva e del maggiore fabbisogno gas liquido (LNG) per la generazione elettrica.

Il deflatore del PIL (che riflette l’andamento generale dei prezzi) è diminuito dell’1,9% rispetto alla stesso trimestre dell’anno precedente, facendo segnare l’ottava diminuzione consecutiva.