firenze

Il grande produttore giapponese Fast Retailing, che gestisce la prima catena di negozi di abbigliamento casual Uniqlo (fatturato 2008 di 462.343 milioni di yen (ca. 4.203 milioni di euro) con 759 esercizi), espanderà la produzione in paesi diversi dalla Cina. Entro il 2010 mira a raddoppiare l’attuale quota, portandola fino al 30%, della produzione realizzata in vari paesi quali il Bangladesh, i cui prodotti tessili realizzati sotto certe condizioni sono esenti da dazi doganali.

Anche la prima catena di negozi di abbigliamento uomo, Aoyama Shoji (168.237 milioni yen (ca. 1.529 milioni euro) con 767 esercizi), rivedrà il sistema di approvvigionamento incentrato sulla Cina, e in cinque anni incrementerà fino al 50% l’incidenza della produzione in altri paesi quali il Vietnam.

In Cina l’aumento del costo della manodopera e la rivalutazione dello Yuan stanno ormai riducendo la competitività dei prodotti.