L'autosufficienza alimentare del Giappone è scesa (su base calorica) dal 73% dell'anno fiscale 1965 al 40% del 2007 (ultimi dati attualmente disponibili), mentre il consumo alimentare pro-capite giornaliero è stato di 2.551,3 kcal pressoché invariato rispetto all'anno precedente.
La ragione principale di questo squilibrio è il rilevante cambiamento del regime alimentare dei giapponesi. Da un lato, è diminuito il consumo di riso, alimento base la cui produzione è la più adatta al clima giapponese; dall'altro, è aumentato il consumo di prodotti zootecnici, d'olio e di grassi.
Negli anni recenti, in un ambiente caratterizzato dall'avanzare della globalizzazione economica, e dal mutamento della struttura del consumo alimentare con la sempre maggiore importanza della ristorazione rispetto alla tavola domestica, la produzione interna è divenuta sempre meno incapace di rispondere ai bisogni effettivi della domanda.