firenze

La Commissione europea ha inaugurato oggi l'anno internazionale della biodiversità pubblicando un documento che presenta le possibili alternative per la politica in materia di biodiversità.
Nonostante gli sforzi compiuti finora, le specie continuano ad estinguersi ad un ritmo allarmante ed è necessario definire una nuova visione strategica se si vuole porre fine a queste perdite.
La presente comunicazione da parte delle Commissione illustra tale visione e presenta quattro possibili obiettivi che consentirebbero di tradurla nella pratica secondo diversi gradi di ambizione.
Lo scopo è di lanciare e favorire un dibattito tra gli Stati membri per elaborare, prima della fine dell'anno, un quadro strategico dell'UE in materia di biodiversità dopo il 2010. Occorrono nuovi obiettivi, poiché quelli attuali fissati a livello europeo e internazionale scadono alla fine dell'anno.

“Ci impegneremo - ha dichiarato il commissario per l 'ambiente Stavros Dimas - ancora più a fondo per mutare di politica dopo il 2010. Nel campo della biodiversità abbiamo bisogno di una nuova visione strategica e nuovi traguardi, che tengano conto della costante perdita di specie e che rispecchino l'importanza che attribuiamo a questo problema. Non possiamo permetterci di prendere alla leggera la lotta contro la perdita di biodiversità ed è fondamentale che le nostre politiche per gli anni a venire siano oltremodo ambiziose.”

La comunicazione adottata propone una visione strategica per la biodiversità a lungo termine (2050), con quattro alternative per raggiungere l'obiettivo intermedio (2020), che costituisce una tappa fondamentale verso la realizzazione del traguardo di fondo. In base a tale visione strategica la biodiversità e i servizi ecosistemici che la natura ci offre sono preservati, valorizzati e, per quanto possibile, ripristinati per il loro valore intrinseco, a sostegno della prosperità economica e del benessere umano e per evitare i cambiamenti catastrofici legati alla perdita di biodiversità.

L'obiettivo a medio termine (2020) inteso a tradurre nella pratica questa visione strategica può declinarsi in quattro modi, a seconda del livello di ambizione perseguito:

opzione 1 - rallentare in misura significativa il ritmo al quale avviene la perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici nell'UE entro il 2020;
opzione 2 - arrestare la perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici nell'UE entro il 2020;
opzione 3 - arrestare la perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici nell'UE entro il 2020 e ripristinarli nella misura del possibile;
opzione 4 - arrestare la perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici nell 'UE entro il 2020, ripristinarli nella misura del possibile e aumentare il contributo dell'UE alla prevenzione della perdita di biodiversità a livello mondiale.

Questa visione strategica e il relativo traguardo permetteranno all'UE di costruirsi una posizione comune forte in vista dei prossimi negoziati internazionali sulla definizione di una strategia e obiettivi mondiali in materia di biodiversità, che si terranno in autunno a Nagoya.