Immaginatevi un arcipelago di isole quasi completamente privo di risorse naturali. Ora immaginatevi che nello stesso paese si scopra una nuova miniera di metalli preziosi. Dove potrebbe essere collocata l'apertura di questa miniera? Sulle pendici del mitico Fuji oppure in qualche isola dispersa del mare giapponese? O forse in qualche bosco di Hokkaido? No, nulla di questo!!
La miniera di metalli preziosi di cui stiamo parlando sara' inaugurata, senza nessun colpo di piccone, in ogni citta' giapponese.
Chiamatela pure "miniera urbana di metalli in una economia povera di risorse e basata quasi esclusivamente sull'import" oppure chiamatela, ancora piu' semplicemente, filosofia del "riciclaggio". Fatto sta che tutto questo emerge da uno studio recente condotto dal ministero dell'Economia che ora spinge per varare urgentemente una nuova politica nazionale atta a sfruttare in maniera adeguata la quantità di cellulari vecchi e nuovi in circolazione in Giappone. Non e' certamente un filone minerario povero se si considera che al momento sono oltre 100 milioni le utenze mobili attive in Giappone, e circa 6,44 milioni i telefonini gettati e raccolti nel solo anno fiscale 2007. Una risorsa di metalli preziosi che per ora e' andata in gran parte persa.
Proprio a questo proposito, il ministero sta considerando la fattibilità di una normativa nazionale che "imponga" alle aziende del settore di costituire in poco tempo una fitta rete per la raccolta dei loro telefonini obsoleti. In questo modo la spesa non cadra' sull'utente ma sulla stessa societa' produttrice che dovra', per legge, "rottamarli&riciclarli" in modo da ricavare e rimettere in circolo metalli preziosi o rari come oro, argento, nickel e litio.
Appunto una miniera urbana di metalli da sfruttare che per legge sara' a cura dei produttori.
...I quali dovranno, in qualche modo, cominciare a "scavare"!
