firenze

banda largaMentre italianissimo rapporto sullo sviluppo della banda larga commissionato dal Governo al super-consulente Francesco Caio, ex manager di Olivetti, Omnitel e Cable & Wireless, valuta ancora “eventuali” opzioni per lo sviluppo della banda larga nei prossimi 5-6 anni, in Australia il primo ministro Kevin Rudd ha gia' varato un mega-progetto per la realizzazione di un network nazionale che prevede lo stanziamento di circa 23 miliardi di euro in otto anni e la costituzione di un'azienda ad hoc controllata dallo Stato che ne sarà il principale shareholder ed avrà il ruolo di provider nazionale.

Il Giappone, pur rimanendo anni luce piu' avanti dell'Italia sull'argomento, non poteva di certo stare dietro la vicina Australia quindi la J:Com sta rilanciando DOCSIS 3.0 e, con soli 20 dollari di investimento per ogni abbonato, spingerà l'acceleratore del paese per portare la banda “larghissima” a tutti.

Sull'orizzonte australiano si intravede la realizzazione di una rete in grado di portare al 90% della popolazione e delle aziende una soluzione di connettività fino a 100 Mbps di copertura in fibra ottica. In Giappone, gia' comunque coperto, grazie appunto all'Iniziativa della cable company nipponica J:Com da ora in poi si spingera' l'acceleratore fino a 160 Megabit/secondo con una modica spesa di 60 dollari per l'acquisto del modem. In questo caso, per renderci idea dei progressi in Giappone, basta ricordare che negli Stati Uniti l'utente media spende circa 140 dollari al mese per avere solo 50 Megabit/secondo dai servizi considerati al top.

In Italia, ohimè? ....in Italia il superconsulente Caio ha chiarito che almeno per i primi anni è inimmaginabile una rete in fibra estesa nazionale.