Secondo i dati diffusi da Tokyo Shoko Research, nel 2008 in Giappone il numero dei fallimenti aziendali con debiti superiori a 10 milioni di yen (pari a circa 83.000 euro) ha raggiunto i 15.646 casi con un aumento dell'11% sull'anno precedente, facendo registrare il livello piu' alto degli ultimi cinque anni. I fallimenti di societa' quotate in borsa sono aumentati di 5,5 volte raggiungendo il totale di 33 casi che e' il record del dopoguerra.
Di queste ultime, 23 aziende appartenenti al settore edile e immobiliare sono andate in bancarotta a causa dell'improvviso peggioramento delle operazioni di finanziamento dovuto alla crisi finanziaria globale.
Il valore complessivo di tutti i fallimenti e' salito a 12,3 mila miliardi di yen (pari a 102 miliardi di euro) piu' che raddoppiato rispetto al 2007. In questo caso si e' avuta una cifra che e' la piu' elevata degli ultimi sei anni. I grandi fallimenti con un ammontare di debiti oltre il miliardo di yen (8,3 milioni di euro) sono stati 942, in crescita del 22,9%. Fra essi e' annoverato quello di Lehman Brothers Japan con un buco stratosferico di 3,4 mila miliardi di yen (28 miliardi di euro).