In Giappone nel 2009 l’incidenza delle forze di lavoro sulla popolazione di 15 e più anni di età (tasso di attività) è stata del 59,9%, diminuita per il secondo anno consecutivo e scesa sotto il 60% per la prima volta nel dopoguerra. Le forze di lavoro sono state 66.170.000 persone, diminuite dello 0,5% annuo. Oltre all’avanzare dell’invecchiamento della popolazione e dei pensionamenti, le difficili condizioni dell’ambiente occupazionale stanno provocando un aumento delle persone che non cercano lavoro.
La diminuzione delle forze di lavoro del Giappone è rimarcabile anche a livello internazionale e si teme che possa rappresentare un freno alla crescita economica. Secondo la International Labour Organization (ILO), in alcuni paesi dell’europa occidentale, quali Francia e Gemania, l’incidenza sarebbe del 59,1%, mentre negli Stati Uniti e in Cina sarebbe rispettivamente del 65% e 73,7%. In Italia nel terzo trimestre 2009 il tasso di attività si è posizionato al 62,1% (fonte ISTAT), in discesa di otto decimi di punto rispetto a un anno prima.
Secondo la definizione nipponica, le forze di lavoro sono le persone con età di 15 e più anni occupate o in cerca di occupazione.