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Secondo Teikoku Databank, a fine maggio scorso in Giappone i fallimenti aziendali dovuti alle ripercussioni del terremoto-tsunami del Tohoku (intensità 9 shindo della scala giapponese) hanno raggiunto i 131 casi. A due mesi e mezzo dal disastro, il numero di bancarotte è quindi pari a 2,5 volte quello registrato nello stesso arco temporale dopo il precedente grande terremoto di Kobe (7,3 shindo) avvenuto il 17/01/1995.

Dei 131 casi, 16 appartengono al settore alberghiero e 14 a quello automobilistico. Nella graduatoria secondo la residenza, la regione del Kanto (34 aziende) precede il Tohoku (34) e il Chubu (13). Gli effetti indiretti del sisma, quali i danni a fornitori e clienti, hanno causato oltre l’80% dei crac.