- 詳細
- 作成者:Daniele Pirrera
Si moltiplicano i negozi di biciclette sportive di alto livello nella zona di Aoyama a Tokyo. Poiché vi vivono molti stranieri e giapponesi benestanti, sono in crescita i “ciclisti di lusso”.
- 詳細
- 作成者:Edoardo Magnone
Pochi giorni fa e' stato annunciato che il terzo meeting HOPE avverra' il prossimo marzo a Tokyo. Il meeting, utile per poter promuovere giovani ricercatori di talento nella piu' vasta regione asiatica, sara' presieduto dal premio Nobel per la fisica Dott. Makoto Kobayashi, oggi direttore esecutivo del Japan Society for the Promotion of Science (JSPS), e le giornate verteranno principapalmente su argomenti di ricerca nel campo della fisica.
Quindi se chi legge e' uno studente di fisica, o che svolge attivita' in ambiti affini alla fisica, e che per giunta volesse cogliere questa incredibile opportunita' (dopo una selezione!) riportiamo di seguito alcune informazioni ricordando, comunque, di consultare sempre il sito JSPS.
- 詳細
- 作成者:Daniele Pirrera
La Scuola di Specializzazione in Lavori Fotovoltaici (Solar Integration Technical Center, con sede a Chiyoda, Tokyo), che forma montatori di pannelli solari, ha annunciato di portare da due a nove il numero di sedi entro l’anno in corso. Aggiungendosi a quella aperta lo scorso anno a Kawaguchi (Saitama), a settembre sarà inaugurata la scuola di Shonan a Kamakura (Kanagawa), in collaborazione con il Centro di Tecnico di Shonan per la formazione di tecnici CAD. A dicembre, nelle province di Tokyo, Chiba, Aichi, Osaka, Kyoto, Hiroshima e Fukuoka, saranno aperte altre scuole di specializzazione con la collaborazione di imprese edili.
Oltre agli studenti, i clienti obiettivo saranno le nuove imprese entranti nel settore fotovoltaico. Docenti specializzati impartiranno lezioni e formazione pratica che copriranno tutti gli aspetti, dai principi al montaggio sicuro degli impianti.
- 詳細
- 作成者:Edoardo Magnone
I risultati di una nuova ricerca proveniente dai Paesi Bassi parlano chiaro; i cambiamenti climatici sconvolgeranno la sicurezza alimentare di tutta l'Asia negli anni a venire.
Lo studio, presentato sulla prestigiosa rivista Science, e' stato in parte finanziato dal progetto CEOP-AEGIS (Coordinated Asia-European long-term observing system of Qinghai Tibet plateau hydro-meteorological processes and the Asian monsoon system with ground satellite image data and numerical simulations), che si e' assicurato circa 3,4 milioni di euro nell'ambito del tema Ambiente del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE.
Il gruppo gruppo di ricercatori olandesi dell'Università di Utrecht e di FutureWater, specializzati nelle questioni di gestione dell'acqua, hanno previsto che l'Himalaya andra' incontro a una diminuzione delle precipitazioni di neve, e quindi di acqua di disgelo, che avra' un enorme impatto sulle vite di oltre 60 milioni di persone in Asia.
“Le montagne sono i serbatoi d'acqua del mondo, compresa l'Asia, i cui fiumi sono tutti alimentati dall'altopiano tibetano e dalle catene montuose adiacenti” scrivono gli autori. “La neve e lo scioglimento del ghiaccio - proseguono - sono processi idrologici importanti in queste zone e si stima che i cambiamenti di temperatura e delle precipitazioni avranno effetti gravi sulle caratteristiche dello scioglimento.”
Nel nuovo lavoro i ricercatori hanno studiato il ruolo dei processi idrogeologici, nel loro insieme e nelle aree a monte oltre i 2000 metri d'altezza, sull'approvvigionamento d'acqua dei cinque maggiori bacini del sud-est asiatico: Indus, Ganges, Brahmaputra, Yangtze e Fiume Giallo. Di questi 5 bacini, che comprendono un'area di oltre 1,4 miliardi di persone, la perdita maggiore e' prevista nei bacini dell'Indus e del Brahmaputra mentre la disponibilita' di acqua per l'irrigazione nel bacino del Fiume Giallo aumentera'. Il dott. Walter Immerzeel, esperto di geo-informatica delle risorse idriche e cambiamenti climatici, ha voluto sottolineare che le sezioni asciutte a valle dell'Indus ospitano una delle piu' grandi reti di irrigazione al mondo e sono completamente dipendenti dalle acque di disgelo. “Secondo le nostre stime – ha proseguito il professore - questo minaccera' la sicurezza alimentare dei quasi 60 milioni di abitanti di queste zone entro il 2050”.
Se la tendenza studiata dai ricercatori sara' confermata allora i cambiamenti climatici in Asia avranno conseguenze epocali con forti conseguenze sulla migrazione interna, a sua volta, acutizzata da un'escalation della tensione tra stati asiatici per l'approvvigionamento dell'ultima goccia e, non ultimo, per il controllo da parte di potenze straniere della zona dell'Himalaya.
- 詳細
- 作成者:Daniele Pirrera
Secondo il Ministero dell’Interno giapponese, alla fine del 2009 in Giappone c’erano 2.186.121 stranieri registrati, diminuiti dell’1,4% rispetto alla fine del 2008 quando si era invece rilevato il totale più alto del passato. E’ stata la prima diminuzione occorsa negli ultimi 49 anni. Una delle principali cause è il gran numero di brasiliani, di origini nipponiche, costretto a rientrare in patria dopo aver perso il lavoro in Giappone a causa della recessione economica. Guardando i numeri secondo il paese di nascita, i brasiliani hanno infatti subito una sensibile diminuzione del 14,4% a 267.456 individui. Gli stranieri più numerosi sono stati ancora i Cinesi con 680.518 persone (+3,8% annuo), seguiti dai Coreani con 578.495 (-1,8%).