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- 作成者:Daniele Pirrera
Il grande produttore giapponese Fast Retailing, che gestisce la prima catena di negozi di abbigliamento casual Uniqlo (fatturato 2008 di 462.343 milioni di yen (ca. 4.203 milioni di euro) con 759 esercizi), espanderà la produzione in paesi diversi dalla Cina. Entro il 2010 mira a raddoppiare l’attuale quota, portandola fino al 30%, della produzione realizzata in vari paesi quali il Bangladesh, i cui prodotti tessili realizzati sotto certe condizioni sono esenti da dazi doganali.
Anche la prima catena di negozi di abbigliamento uomo, Aoyama Shoji (168.237 milioni yen (ca. 1.529 milioni euro) con 767 esercizi), rivedrà il sistema di approvvigionamento incentrato sulla Cina, e in cinque anni incrementerà fino al 50% l’incidenza della produzione in altri paesi quali il Vietnam.
In Cina l’aumento del costo della manodopera e la rivalutazione dello Yuan stanno ormai riducendo la competitività dei prodotti.
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- 作成者:Daniele Pirrera
Il Governo ha rivisto al rialzo la previsione di crescita del PIL nipponico per l’anno fiscale 2010 (aprile 2010-marzo 2011), dall’1,4% al 2,6% in termini reali. Se effettivamente si realizzasse un tale aumento, sarebbe il primo tasso di segno positivo dopo quello registrato nel 2007 e il primo superiore al 2% dopo il 2006.
Sta continuando la ripresa delle esportazioni verso i paesi emergenti asiatici e i consumi privati mostrano una tendenza alla crescita, stimolati dalle misure economiche del governo. La nuova previsione prende atto della ripresa economica dimostratasi di intensità superiore alle attese iniziali, come testimonia anche il +5,0% reale annualizzato segnato dal PIL nel primo trimestre 2010.
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- 作成者:Daniele Pirrera
Il 10 giugno scorso il comune di Itami ha conciliato di pagare una somma di 560.000 yen ad un cittadino giapponese, come risarcimento a copertura delle spese per riparare un graffio al fondo della sua fiammante Ferrari, arrecato da un avvallamento anomalo di una strada della città di Itami (Hyogo).
Secondo il Comune, la parte centrale dello chassis della Ferrari avrebbe urtato su uno sbalzo di 8 cm, formatosi a causa delle frequenti soste al semaforo di autocarri di grandi dimensioni, che però non rappresentava una seria minaccia per le automobili giapponesi. Poiché l’assetto della Ferrari è quello originale, Itami ha deciso di conciliare con il fortunato possessore del cavallino rampante.
Due giorni dopo l’accaduto l’efficiente amministrazione locale aveva già coperto provvisoriamente la buca e a maggio ha effettuato i lavori di riparazione del manto stradale. Il responsabile comunale per la sicurezza stradale ha riconosciuto di non essere stato sufficientemente vigile e ha promesso che effettuerà controlli delle condizioni stradali ancora più accurati degli attuali.
Notizie come queste riportano alla mente le numerose e profonde buche disseminate per le strade italiane...
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- 作成者:Edoardo Magnone
Anche quest'anno la Thomson Reuters ha pubblicato la classifica per citazione di tutti gli istituti di ricerca giapponesi. Questa classifica, al di la' dei meriti, puo' fornire ai colleghi italiani una serie di informazioni utili, eventualmente, per future collaborazioni con questo paese.
Rispetto allo scorso anno ci sono alcuni grossi cambiamenti nelle posizioni. L'Universita' di Tokyo continua a ottenere piu' citazioni, seguita dall'Universita' di Kyoto, Osaka University e Tohoku University. Il Tokyo Institute of Technology ha abbandonato la parte superiore delle prime dieci per slittare all'undicesimo posto con il National Institute of Advanced Industrial Science and Technology (AIST) che prende il suo posto.
La classifica a livello mondiale e' rimasta relativamente invariata. L'Università di Tokyo rimane al suo undicesimo posto, mentre Kyoto scivola di una posizione al 31 posto ed Osaka University dal 34 al 37.
La Thomson Reuters ha inoltre fornito in questa occasione una classifica stilata in base alle citazioni in materie diverse. Questa classifica potrebbe essere utile per capire quali sono i centri giapponesi piu' importanti ad esempio in Fisica, Scienza dei Materiali, Chimica, Biologia/Biochimica, Immunologia, Farmacologia e Tossicologia.
Tohoku University ottiene il piu' citazioni in Giappone nel campo della Scienza dei Materiali (43.561 citazioni), seguita da AIST e PNA. Osaka University, che era al terzo posto lo scorso anno e' ora in quarta posizione.
Nelle materie fisiche l'Università di Tokyo (195.722 citazioni) svetta su tutte, seguita dalla Tohoku University ed Osaka. Per quanto riguarda la Chimica, il podio spetta all'Università di Kyoto con 138.816 citazioni seguita da Tokyo University ed Osaka.
Anche nel campo di Biologia e Biotecnologie l'Universita di Tokyo riesce a conquistare il primo posto nazionale con 133.359 citazioni, seguita da Kyoto ed l'Universita' di Osaka. Quest'ultima e' l'istituzione al top nel campo Immunologia mentre la Tokyo University e' il massimo che possa offrire oggi il Giappone nel campo della Farmacologia e Tossicologia.
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- 作成者:Edoardo Magnone
La tradizione vuole che Icaro venga ricordato come l'esempio tipico di chi tenta di compiere azioni fuori dalla propria portata facendosi prendere dall'ebbrezza del volo ed avvicinandosi troppo al sole. Nel caso che vogliamo ricordare oggi, invece, Ikaros per “vivere” deve utilizzare esclusivamente l’energia solare.
Stiamo parlando ovviamente di Ikaros (Interplanetary Kite-craft Accelerated by Radiation Of the Sun) la vela solare lanciata in orbita il mese scorso dall'Agenzia spaziale giapponese (Jaxa) per testare la possibilita' di utilizzare l'energia solare come propulsore per una nuova generazione di veicoli spaziali.
Proprio in questi giorni si e' concluso con successo il dispiegamento [video] della vela di questo nuovo prototipo di velivolo orbitale che ha la forma di un aquilone e una superficie di circa 200 metri quadrati. Ha finalmente completato il processo di espansione avviato dagli scienziati il 3 giugno, e secondo le prime rilevazioni le celle solari ultrasottili inserite all'interno della membrana hanno gia' cominciato a generare energia.
“Confermiamo la completa apertura della velae la generazione di energia elettrica attraverso la pellicola a celle solari a circa 7,7 milioni di chilometri dalla Terra”, ha dichiarato la Jaxa in un comunicato, spiegando che i suoi scienziati continueranno ora a monitorare il veicolo per verificare l'entita' dell'accelerazione e la possibilita' di guidare correttamente la traiettoria.
Come dichiarato dallo scienziato Yuichi Tsuda la nuova vela solare si basa su una “tecnologia ibrida di elettricita' e pressione”. Sulla sua superficie e' infatti presente una pellicola ultrasottile contenente piccole celle solari, di spessore pari appena a 7,5 millesimi di millimetro, in grado di trasformare l'energia dei fotoni che la colpiscono in energia elettrica utilizzabile per la propulsione del veicolo stesso.
“Le vele solari - ha inoltre dichiarato Tsuda - sono la tecnologia che permettera' di realizzare viaggi spaziali senza utilizzare combustibili per tutto il tempo in cui e' disponibile l'energia del sole. La disponibilita' di elettricita' ci permetterebbe di spingerci piu' lontano e con piu' efficienza nel Sistema Solare”. Durante la sua missione, della durata prevista di sei mesi, Ikaros avra' la missione di arrivare nell'orbita di Venere.
Se la sua missione avra' buon esito, gli scienziati della Jaxa hanno gia' programmato una nuova missione intorno a Giove, per la quale verra' utilizzata una vela di dimensioni maggiori rispetto a questa lanciata in orbita lo scorso 18 maggio.