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- 作成者:Daniele Pirrera
Secondo l’associazione di settore, in Giappone nei primi sei mesi dell’anno fiscale 2011 (apr-set 2011) le consegne nazionali di celle solari sono aumentate del 29,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 606.000 kW di potenza. Dopo l’incidente nucleare della prima centrale di Fukushima, è aumentata la domanda da parte delle abitazioni per il risparmio energetico e per garantirsi una fonte energetica ausiliaria. In accelerazione anche le importazioni di prodotti esteri a basso prezzo, la cui quota di mercato nipponico ha raggiunto il massimo storico.
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Secondo il Governo nipponico, nel terzo trimestre del 2011 il PIL del Giappone è aumentato dell’1,5% reale (+6,0% annualizzato) e dell’1,4% nominale. E’ il primo segno positivo in quattro trimestri. Oltre all’aumento delle esportazioni dovuto alla ripresa della produzione dopo il grande disastro sismico, sono cresciuti anche i consumi privati. L’economia si è riportata al livello raggiunto prima del sisma, ma la ripresa potrebbe svigorirsi a causa del forte yen e del rallentamento congiunturale mondiale.
Il PIL reale annualizzato ha avuto un valore di 542 mila miliardi di yen, superiore a quello riferito all’ultimo trimestre del 2010 (ca. 540 mila miliardi).
L’apporto all’aumento del PIL reale da parte della domanda interna è stato dell’1,04%.
I consumi privati sono aumentati dell’1,0%, riflettendo la crescita degli acquisti di automobili e di servizi legati a svago e viaggi. Gli investimenti residenziali sono balzati del 5,0%.
Gli investimenti fissi hanno guadagnato l’1,1%, sospinti da quelli effettuati dai costruttori automobilistici e quelli per l’acquisto di gru edili per la ricostruzione. Gli investimenti pubblici sono invece diminuiti del 2,8%, rimbalzando dall’aumento precedente che inglobava la domanda eccezionale di case temporanee per i terremotati.
La domanda estera ha contribuito per lo 0,42% alla crescita del PIL. Le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 6,2% rispetto al trimestre precedente (trainate dal settore automobilistico), mentre le importazioni hanno guadagnato il 3,4%, in virtù della ripresa produttiva e del maggiore fabbisogno gas liquido (LNG) per la generazione elettrica.
Il deflatore del PIL (che riflette l’andamento generale dei prezzi) è diminuito dell’1,9% rispetto alla stesso trimestre dell’anno precedente, facendo segnare l’ottava diminuzione consecutiva.- 詳細
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Le maggiori catene di convenience store (CVS) giapponesi accelereranno le aperture di nuovi punti vendita ubicati all’interno di edifici, quali le stazioni e le grandi strutture che accolgono uffici. Le nuove strategie mirano così ad evitare la concorrenza fra i negozi, monopolizzando un certo numero fisso di clienti. In circa tre anni Family Mart e Seven Eleven apriranno 200 CVS ciascuno nelle stazioni, mentre Lawson sfrutterà gli stabili di ospedali e uffici. Attualmente in tutto il Giappone si contano oltre 46.000 convenience store e la lotta per i locali migliori situati nelle zone residenziali o di maggior movimento è ormai molto accanita.
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Il Ministro dell’Economia ha presentato al Gabinetto del Governo il rapporto economico mensile di settembre. Riguardo alla valutazione complessiva sulla congiuntura economica del Giappone, nella relazione si legge ancora la frase “sta riprendendosi”. Infatti, dopo che le filiere produttive sono state ripristinate dalle interruzioni dovute al disastro sismico dell’11 marzo, la produzione continua a mostrare una tendenza alla crescita.
Nel dettaglio, è invariata anche la valutazione sui consumi privati che “mostrano segnali di ripresa”. Sebbene da un lato continuino a crescere le vendite di auto nuove, e a ridursi in ampiezza la diminuzione per il comparto dei servizi, specialmente il settore dei viaggi, dall’altro colpisce la diminuzione di rimbalzo sofferta dalla domanda di televisori sottili, che era aumentata sensibilmente fino al passaggio definitivo alla trasmissione digitale, avvenuto a fine luglio.
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La Japanese Consumers' Cooperative Union (JCCU) ha iniziato la vendita, nel suo circuito in Giappone, del vino a marchio privato della Coop Italia. E’ un vino sviluppato congiuntamente per celebrare l’Anno Internazionale delle Cooperative, il 2012, proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il volume di vendita annuo previsto è di 420.000 bottiglie. Il vino, bianco e rosso, è prodotto in Emilia-Romagna dal Gruppo Cevico (certificato ISO9001) ed in Giappone è venduto a 598 yen (ca. 5,7 euro) per bottiglia da 75cl. Il tappo è a vite e sull’etichetta sono riportati i loghi delle due Coop, l’italiana e la giapponese.