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- 作成者:Daniele Pirrera
Il prestigioso istituto di ricerca Yano Keizai ha appena pubblicato i risutati dell’indagine sul mercato dell’abbigliamento e accessori moda di griffe estere in Giappone. Nel 2009 il mercato interno ha registrato una contrazione annua del 15,9% fermandosi al valore di 895 miliardi di yen (ca. 6,87 miliardi di euro). La diminuzione è la più ampia del passato e il valore del mercato si è dimezzato rispetto al picco raggiunto nel 1996, scendendo al livello di venti anni fa.
Sullo sfondo del restringimento del mercato c’è il rafforzamento della tendenza al risparmio che fa contenere le spesa non impellente e non necessaria, prediligendo prodotti economici, come conseguenza della lunga fase congiunturale stagnante. Colpisce in particolare la diminuzione delle vendite di borse e piccoli oggetti di pelle, che è la categoria merceologica principale del settore.
Yano Keizai ha condotto il sondaggio nel periodo febbraio-marzo 2010, intervistando responsabili di trading company e succursali in Giappone dei principali produttori esteri di abbigliamento e accessori moda.
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Secondo i dati diffusi dal Consiglio dei Ministri giapponese (prima stima del 20/05/2010), nel primo trimestre del 2010 il PIL del Giappone è aumentato dell’1,2% in termini reali (+1,2% nominale) rispetto al trimestre precedente. E’ stata la quarta variazione trimestrale consecutiva di segno positivo, ampliatasi di 0,2 punti percentuali su quella antecedente. La variazione reale annualizzata è stata pari al 4,9%, inferiore alle attese degli analisti che indicavano invece un 5,9%.
Oltre alla tenuta dei consumi privati, gli investimenti delle imprese sono cresciuti per il secondo trimestre consecutivo. Gli investimenti residenziali sono ritornati all’aumento per la prima volta in sei trimestri. Inoltre, l’accelerazione delle esportazioni ha mantenuto positivo il contributo della domanda estera.
La domanda interna ha avuto un apporto dello 0,6% alla crescita reale del PIL. Osservandone le componenti, sono aumentati i consumi privati dello 0,3% reale rispetto al trimestre precedente, beneficiando della domanda conseguente alla corsa all’acquisto di televisori sottili, prima della revisione degli incentivi “ecopunti”. Dileguata la sensazione di sovradimensionamento, gli investimenti delle imprese sono cresciuti dell’1,0%. Gli investimenti residenziali sono aumentati dello 0,3% riflettendo la ripresa delle costruzioni, mentre gli investimenti pubblici sono scemati dell’1,7%. Infine, il contributo delle scorte private è stato del +0,2%.
Dall’altro lato, la domanda estera ha contributo dello 0,7% alla crescita economica: le esportazioni sono aumentate del 6,9% e le importazioni del +2,3%.
Infine, il deflatore del PIL, che mostra l’andamento generale dei prezzi, ha avuto una variazione del -3,0% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, e il deflatore della domanda interna, che non risente delle fluttuazioni dei prezzi all’import e all’export, è stato uguale al -1,9%.
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I supermercati in Giappone stanno rivedendo le strategie sui marchi privati (PB, private brand), cercando di salvare i profitti attraverso una riduzione del numero di articoli in assortimento. Il gigante della grande distribuzione al dettaglio Aeon in tre anni sfoltirà i 500 articoli che rappresentano il 10% del totale, mentre l’altro colosso Seven&I Holdings limiterà ampiamente lo sviluppo di nuovi prodotti PB. A causa della perdurante deflazione, sono scesi i prezzi dei marchi nazionali inasprendosi la concorrenza verso marchi privati, quindi si sta cercando di salvare gli utili concentrandosi sui prodotti più promettenti.
Ricordiamo che in Giappone il 2009 è stato l’anno dei marchi privati, lanciati con molto successo dai maggiori gruppi di supermercati per offrire prodotti più economici di quelli dei marchi nazionali, rispondendo alle esigenze di risparmio dei consumatori suscitate dalla fase congiunturale avversa.
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Toyota Tsusho espande la divisione abbigliamento sportivo.
Attraverso Footmark Co., Ltd. (Tokyo), che tratta principalmente articoli per il nuoto, ha infatti iniziato la vendita in Giappone dei costumi da bagno super veloci del marchio italiano Jaked, conosciuti a livello mondiale.
L’8 aprile 2009 Totyota Tshusho e Footmark avevano comunicato l’acquisizione del diritto esclusivo di importare e vendere i prodotti della nota azienda italiana, annunciando anche l’obiettivo di raggiungere nel 2014 un fatturato di 2 miliardi di yen. L’assortimento attuale comprende costumi da bagno sia per gli atleti di massimo livello sia per gli sportivi comuni e il prezzo al dettaglio per un articolo rivolto ai campioni è di 37.800 yen.
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