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- 作成者：Daniele Pirrera
Il 9 giugno scorso la seconda catena di convenience store del Giappone, Lawson (nel 2008 fatturato di 1.559 miliardi yen (ca. 14 miliardi euro) con 9.527 negozi), ha annunciato che nel corso dell’anno fiscale 2010 aprirà 10 negozi ecocompatibili con la collaborazione del costruttore edile residenziale Daiwa House. Istallando un impianto a celle solari con batteria agli ioni di litio, ritiene di ridurre del 15% le emissioni di anidride carbonica, rispetto a quelle di un punto vendita tradizionale.
Lo stesso giorno a Matsuyama (provincia di Ehime) Lawson ha inaugurato il primo negozio della serie, dotato di impianto fotovoltaico con un uscita di 10 kW e batteria agli ioni di litio da 10 kWh. Per l’illuminazione sono state adottate lampade LED. L’energia elettrica creata in eccesso durante il giorno è accumulata per poi essere utilizzata la notte. Il costo di realizzazione dell’impianto non è stato reso pubblico, ma si stima che sia 1,3 volte quello di un negozio tradizionale.
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Dal primo giugno è iniziato il pagamento in contanti dell’indennità mensile ai bambini, cavallo di battaglia contenuto nel manifesto del Partito Democratico cui appartiene l’attuale primo ministro Yiukio Hatoyama. Questo mese sui conti correnti dei beneficiari sarà accreditato, per aprile e maggio, un importo mensile di 13.000 yen (ca. 108 euro) per ogni bambino fino al terzo anno delle scuole medie inferiori.
Riguardo al prossimo anno fiscale, continua il dibattito interno al Partito che porterà alla decisione se alzare l’importo a 26.000 come da manifesto, oppure girare una parte dei fondi al potenziamento delle attrezzature negli asili nido.
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Nell’anno fiscale 2009 (aprile 2009-marzo 2010) il numero dei lavoratori in somministrazione (detti anche interinali o temporanei) è diminuito del 42,4% annuo, al livello di 2,3 milioni di persone, facendo registrare il primo calo in cinque anni. Lo afferma il Ministero della Salute e Lavoro. Oltre al mancato rinnovo dei contratti in seguito della crisi economica iniziata nell’autunno 2009, c’è stato l’effetto negativo dell’inasprimento delle norme che regolano la somministrazione di lavoro.
Dei 2,3 milioni di lavoratori temporanei, 1,6 milioni sono del tipo “a registrazione”: dopo la registrazione presso l’agenzia di somministrazione sono occupati solo quando c’è lavoro. L’attuale Governo Hatoyama ha sottoposto all’approvazione del Parlamento una proposta di revisione della legge, in base a cui verrebbe proibita la somministrazione di lavoro “a registrazione” per le mansioni che non rientrano fra le 26 che richiedono competenze specialistiche.
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Nell’anno fiscale 2009 (aprile 2009-marzo 2010), le consegne di celle solari in Giappone sono aumentate di 2,6 volte rispetto all’anno precedente, raggiungendo 623 mila kW che è il livello più elevato del passato. Lo afferma l’associazione settoriale nel rapporto appena pubblicato.
La domanda è rapidamente cresciuta poiché da gennaio 2009 sono stati ripristinati i sostegni all’acquisto di celle solari e, in base all’altro sistema incentivante, da novembre l’energia generata in eccesso è acquistata al doppio del prezzo precedente.
Le consegne di celle per le abitazioni hanno rappresentato il 90% del totale, cioè 543 mila kW, e si calcola che 140 mila nuove famiglie abbiano installato impianti fotovoltaici. Il valore complessivo del mercato, comprendente le spese di installazione, nel 2009 ha raggiunto i 390 miliardi di yen (ca. 3,48 miliardi euro), crescendo di 2,4 volte rispetto all’anno fiscale precedente.
Infine, le esportazioni sono cresciute del 18,3% annuo, spingendosi fino a 1.045 kW. I paesi europei assorbono il 70% dell’export nipponico in questo settore.
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Secondo i dati diffusi dal Consiglio dei Ministri giapponese (prima stima del 20/05/2010), nel primo trimestre del 2010 il PIL del Giappone è aumentato dell’1,2% in termini reali (+1,2% nominale) rispetto al trimestre precedente. E’ stata la quarta variazione trimestrale consecutiva di segno positivo, ampliatasi di 0,2 punti percentuali su quella antecedente. La variazione reale annualizzata è stata pari al 4,9%, inferiore alle attese degli analisti che indicavano invece un 5,9%.
Oltre alla tenuta dei consumi privati, gli investimenti delle imprese sono cresciuti per il secondo trimestre consecutivo. Gli investimenti residenziali sono ritornati all’aumento per la prima volta in sei trimestri. Inoltre, l’accelerazione delle esportazioni ha mantenuto positivo il contributo della domanda estera.
La domanda interna ha avuto un apporto dello 0,6% alla crescita reale del PIL. Osservandone le componenti, sono aumentati i consumi privati dello 0,3% reale rispetto al trimestre precedente, beneficiando della domanda conseguente alla corsa all’acquisto di televisori sottili, prima della revisione degli incentivi “ecopunti”. Dileguata la sensazione di sovradimensionamento, gli investimenti delle imprese sono cresciuti dell’1,0%. Gli investimenti residenziali sono aumentati dello 0,3% riflettendo la ripresa delle costruzioni, mentre gli investimenti pubblici sono scemati dell’1,7%. Infine, il contributo delle scorte private è stato del +0,2%.
Dall’altro lato, la domanda estera ha contributo dello 0,7% alla crescita economica: le esportazioni sono aumentate del 6,9% e le importazioni del +2,3%.
Infine, il deflatore del PIL, che mostra l’andamento generale dei prezzi, ha avuto una variazione del -3,0% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, e il deflatore della domanda interna, che non risente delle fluttuazioni dei prezzi all’import e all’export, è stato uguale al -1,9%.
